Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Il libro del comando | 51 |
«Lo dicevo io che avevano picchiato!»
«Non aprite! Non aprite! — esclamarono quelle ragazze impaurite. — Domandate chi è! Che non fosse lui.... »
«Aprite! sono io!»
«Chi?»
«Santi.»
— Duravano fatica a riconoscerlo alla voce, tanto l’aveva mutata in pochi momenti: pareva che uscisse di sotto terra. Era tutto fradicio, senza cappello, col viso bianco come un morto; pareva che non avesse da far altro che render l’anima a Dio.
«Che è stato? Che è successo?»
— E tutti in cerchio intorno a lui. E quello non aveva fiato di rispondere. Si provava, diceva due o tre parole, poi la voce gli rimaneva in gola, come se lo strozzassero.
«Un po’ di vino... Bevete.»
«Bevi.»
— Ma non lo poteva buttar giù, e il bicchiere gli tremava nelle mani.
«Ma che cosa è stato?»
«Nulla.... Nulla.... — badava a ripetere.
«Ma come nulla?»
— Quando potè discorrere, raccontò che appena fuori di casa vide al barlume, che usciva dalla cucina, Pietro fuggir per l’aia, e che accecato dalla rabbia gli aveva dato dietro