Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
46 | Il libro del comando |
«O dove diavolo sono entrate queste ragazze stasera? — domandò Pietro al capoccia e alla massaia. — In che maniera non si fanno vedere?»
— E sentendole passeggiare in camera e ridere fra di loro, nel l’andar via si accostò all’uscio e disse ridendo anche lui.
«Ci si vedrà domani sera, eh? Assuntina?»
«Chi lo sa? Di qui a domani sera ci è tanto tempo!... — rispose forte l’Assunta: poi alle sorelle:
«Sentite, a quel che vedo, babbo non cava le mani di nulla, e se aspettiamo che lo mandi via lui stiamo fresche! C’è anche quest’altr’anno! Ora, ora....»
— E rientrarono in cucina; lì nacque un litigio, il capoccia si stizzì, le figliole più di lui, e il giorno dopo non si parlarono nemmeno a desinare. L’Assunta andò con le sue sorelle a far le legna, e quando fu nel bosco disse:
«Qui bisogna far un cor risoluto e trovarci tutte e tre d’accordo, come si fissò ier sera, per levarci di torno questi cosi.»
«Come?»
«Lasciate fare a me; vedrete che fra due o tre sere non ci torna più nessuno. Sta a vedere che fra poco non saremo più padroni di non voler uno in casa nostra! O sentite, domattina lo dico a Santi.»