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Il Diavolo 13


II.


Era un fabbricato alto, a due piani, colle mura stonacate, annerite dal tempo ed in alcuni punti verdi dal muschio, colla tettoia mezzo rovinata. I pietrami delle finestre e delle porte erano consumati; le belle inferriate a gabbia del pianterreno erano rose dalla ruggine e sui davanzali rigogliosa cresceva l’erba. La porta era gialla: attraverso agli spacchi del legno e alle screpolature della tinta poteva giudicarsi quante volte mai fosse stata verniciata, e ogni imposta aveva la sua campanella di ferro battuto. In alto era murato l’antico stemma dei padroni di casa; e benchè il campo dell’arme fosse tutto mangiato, si vedeva che ci doveva essere un leone. La bestia era per isparire, come erano spariti i