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Fioraccio 151


— Non importa che stia ad incomodarsi.

Ma il priore, giacchè era entrato in materia, volle seguitare: gli disse che bisognava ravvedersi e pensare all’anima; che dell’anime se ne aveva una sola, che bisognava pentirsi del male fatto, che bisognava ravvedersi, che bisognava restituire, e tutte queste belle cose. Quando Fioraccio sentì dirsi restituire diventò una bestia, ed esclamò:

— Che le ho forse rubato qualcosa a lei?

— Non volevo dire a me; non volevo dire che abbiate rubato nulla a nessuno... volevo dire....

— Oh senta, priore, ho bell’e inteso, e fra lei e me dobbiamo far pochi discorsi. Fino ad ora siamo stati d’accordo, perchè siamo stati lontani. Se dobbiamo seguitare a star d’accordo, non s’incomodi a ritornarci, fino a che non la mando a chiamare.

Detto questo, voltò le spalle al prete, e non gli rispose più.

— E così? — domandò la vecchia al priore.

— Non ne ha voluto sapere. Se non ci mette le mani questo di sopra, credo che noi ci potremo far poco! Domani ci ritornerò, e speriamo....

— Dio lo voglia e la Madonna benedetta!

Il giorno dopo Fioraccio dette in un gran peggioramento ad un tratto. Mandarono a