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Fioraccio | 149 |
dersi e di rimettersi al buono, almeno sull’ultimo, rincarava la dose, e bestemmiava più di prima; più stava male, più bestemmiava. E per questo motivo in casa non gli ci andava più nessuno; era sempre solo come un cane. Ci andava solamente quella vecchina, che ho rammentato, più per fare un atto di carità che per altro: Ma anche lei diceva a Fioraccio:
— Se non smettete di bestemmiare, io non ci torno più.
— Perchè? — domandava Fioraccio.
— Perchè ho paura che qualche volta il diavolo non abbia a portar via me e voi.
— Ma che diavolo e non diavolo! Se ci fosse davvero, sarebbe venuto prima d’ora a farmi una visita!
Il priore, quando seppe che Fioraccio s’era allettato, disse fra sé:
— E pure bisognerà andarci!
E ci andò, ma dico che quel giorno non desinasse nemmeno. Picchiò e salì le scale. Quando Fioraccio riconobbe la voce del priore, mandò tre o quattro bestemmie in fila, e disse alla vecchia:
— O che vuole da me questo coso? Non lo voglio vedere!
— Come? E perchè non lo volete vedere? Eppure mi pare che il venirvi a fare una visita non sia che una garbatezza!