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Cecco grullo | 111 |
— Non dico.... non dico.... Già nessuno di quanti siete qui. Tu poi mi fai ridere solamente a dirlo.
— Ecco, tu discorri tanto, e io scommetto, — disse risoluto Tonino — che Cecco ci va solo.
— Su venti lire!
— Non ce l'ho — Mettile su tu, Cecco.
— Ma io in queste cose....
Tonino dètte tre o quattro gomitate a Cecco e gli sussurrò all’orecchio:
— Chetati.... sta’ zitto.... Scommetti; si fa a mezzo. T’accompagno io.
In ultimo la scommessa corse, e fu fissato per il Sabato sera.
— Badiamo veh! — disse Tonino, — nessuno deve andare a fargli paura, perchè allora la scommessa non corre.
— S’intende! — risposero gli altri.
La sera andarono a veglia dalla Lisa, come avevano fissato, e Tonino le disse:
— O non sapete, Lisa, che Cecco ha fatto la scommessa di venir qui solo?
Cecco fece il viso bianco.
— Abbiate pazienza, ma non ci credo — disse la Lisa.
— Lo vedrete — rispose Tonino, — io ne sono sicuro, tanto sicuro che si sono scommesse venti lire, dieci per uno.