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Cecco grullo | 101 |
e morirai grullo. Mi pare che ti dovresti vergognare a far certi discorsi!
— Lo dicevo anch’io che non poteva esser vero; non sarebbe stata da te... Ma, tante volte...
— O senti, Cecco: Fra te e me si deve fare un discorso solo. Io fino da questo momento me ne lavo le mani, e non ne voglio saper più nulla; e giacchè tu mi stimi capace di far certe azioni.... giusto ti dovevo dire una cosa.... ma vai a pigliarla da te la risposta, che sarà meglio. —
E, data una spallata, se ne andò canterellando giù per l’aia.
— Tonino! Tonino!
— Vai, vai!... Troverai chi ti farà peggio!
— Tonino, senti.... vieni qua....
E quello seguitava a cantare.
— Tu sei proprio permaloso! Io ti ho detto quel che ho sentito dire: non che ci creda....
E Torino cantava sempre.
— Tonino!
— Non te l’ho detto? Tu devi far da te! Non mi uggire.
Poi girò dietro casa, e lo lasciò lì.
Ma Cecco si mise a sedere, e l’aspettò finche non fu ritornato nell’aia.
— Me lo dici quel che ti ha detto?
Tonino seguitò un altro po’ a far l’adirato: poi rifece la pace, che costò qualche altro franco a quel povero grullo di Cecco.