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94 Cecco grullo


— Tu dici sempre che ne toccano sette e mezzo per uno... ma a quel che vedo, ti contenteresti anche di lei sola!... Perchè non glie lo domandi, se ci vuol fare all’amore con te?

— Già.... ma se lei....

— Sarà il male che ti dica di no. Domandare è lecito. Lascia fare a me: io ci sto bene co’ suoi di casa. Giusto, una di queste sere ci devo andare a veglia; piglio io a farle l’imbasciata; aspetterò che non ci sia la massaia.... tanto per sentir quel che risponde.

— Credi, che, se mi fai questo piacere, io non finirò mai di ringraziarti. Chiedi anche a me, e dove posso....

— Che discorsi!! Son cose che non costano nulla. Eppoi, abbi pazienza, se mi ritrovassi io in un caso simile, non lo faresti tu per me? Eppure lo dovresti sapere che io le cose non le fo per interesse!...

E il birbone ci faceva lui all’amore, e ci andava quasi tutte le sere!

Avanti di lasciarlo dette a Cecco il primo saluto. Gli disse che doveva riscuotere certi quattrini, e che non aveva potuto veder quello che glieli doveva dare, o che so io; fatto sta che gli cavò di sotto venti lire. Cecco gliele dette volentieri, perchè credeva davvero che facesse per lui.

Passarono tre o quattro giorni, e Cecco