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Cecco grullo 89


— Vi sentite male?

— Sì, signore.

— Che vi sentite?

— Male al capo.

— Male al capo? Vediamo! In che punto? Quando vi è principiato?

— Stamani, quando son venuto via da casa, non avevo nulla, ma ora... guardi anche lei, mi hanno detto... mi pare che mi sia.... un po’ enfiato.

Il resto figuratevelo da voi.

Bisognava averlo sentito il dottore come lo trattò, perchè giusto era il dottore giovane, che non ci metteva tanto a trattar male la gente. Alle volte si rivoltava come una bestia.

— Questa è troppo bella! — dissero tutti in coro.

— O sentite: se non la volete credere, non vi voglio mica pagare. Io ve la vendo così, come l’ho comprata. Al fatto non mi ci ritrovai, e non ci potrei giurare. Ma io, che l’ho conosciuto questo Cecco, e l’ho praticato per tanto tempo, vi dico che era capace di far questo e peggio.

Pareva per fino impossibile che dovesse essere tanto grullo, perchè non era davvero degli ultimi nell’arte del contadino. Se si trattava di conoscere una bestia, di fare un nesto, di fare una piantata, pochi gli potevano stare a