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mi avrebbe funestato d’avvantaggio. Le domandai, se fosse stato possibile aver dai nipoti tutte le carte concernenti i Boccali, ed ella mi rispose, che appunto in quella mattina avevano essi fatto una scelta dei fogli d’importanza, ed avevan bruciato tutti gli altri, e fra questi ci aveva osservato anche quelli dei Boccali siccome essi non intendendosi altro che di commercio avean riguardato quel pacco di fogli disordinati, e male scritti, come inutile imbarazzo. Ella m’informò quindi, che i medesiini presto volevan partire, lasciando, nel passar di Firenze, persona ivi incaricata di vender quei loro Beni, e che conducevano lei stessa seco loro a Civitavecchia, annuendo ella ai loro cortesi, e pressanti inviti, giacchè per pochi giorni più poteva esser loro d’imbarazzo.

Più di prima divenni io allora repugnante a vedere i nipoti di Eusebio, sentito il sacrilego abbruciamento, che avevan fatto di quei preziosi scritti; Onde lasciai istanteneamente la Felicita, malgrado il malcon-