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giero vantaggio si ottenne, continuando per altro Eusebio a non poter parlare, ne’ prendere che poche goccie di bevande ristorative. Nel giorno susseguente poi gli soppraggiunse una grossa febbre, con fiero dolor di capo, come accennava, quale lo prostrò estremamente. Nella sera comparvero qui i suoi due nipoti, che già da più giorni si aspettavano, e il giubbilo, col quale venivano ad abbracciare il Zio, fu ben presto cangiato in lutto, trovandolo in quello stato. Egli dette loro segno di gradimento con la mano, e con qualche lacrima di tenerezza; indi chiuse gli occhi, mostrando una smania eccessiva; ed jeri l’altro mattina, mercoledì, apertosi quel malvagio tumore, ne restò quasi subito soffogato, e riaprl gli occhi alla luce, senza più poterla godere.

Ella avevami intanto condotto alla porta di casa, e voleva che io passassi in essa, per attendervi i nipoti, che eransi portati dal Paroco, ed erano per tornare in breve; ma io la ringraziai, dicendole, che il reflesso della mancanza ivi del mio caro Eusebio