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PARTE SECONDA

DELL'ISTORIA DI EUSEBIO

NARRATA DA LUI MEDESIMO


P

osto piede a terra nella mia patria,prese a dire Eusebio venne Filippo mio fratello a salutarmi nel mio appartamento con disinvoltura, ed apparente gradimento, come aveva praticato la prima volta, se non che allora pareva sapesse meno occultare il malcontento in cui trovavasi per la mia presenza. Costantino suo figlio maggiore era il solo, che esultasse per la mia venula, e mi mostrasse affetto con ingenuità, ma come di nascosto a suo padre: l'altro figlio era per la più tenera età incapace a sviluppare, e spiegare quei sentimenti, cui poteva essere nell'interno inclinato.

Stavo una mattina discorrendo col mio