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done saggio per ostentazione, estranei alla gloria delle virtuose azioni. No, ripresi io, vi son dei ricchi del tutto diversi, quali son quelli, che non curati dalla fortuna, e niente bisognosi del di lei favore, discendono dai prediletti speciali di essa; e questi, divenuti per conseguenza senza attual dilei interposizione potenti, e dignitosi, ed alcun poco amanti della saggezza, e delle virtù, posson facilmente da loro stessi far riconoscere, ed apprezzare gli uomini, degni e colmi di meriti, onde venghin collocati nei posti, che giustemente gli si devono, e sia così sopra più stabili basi fondato il loro avventuroso avanzamento.

Intanto arrivammo all’isola di Renea, e si troncò tal discorso, che io andava facendo per sollevar Teoletto dal suo tristo umore. Ivi egli scese a terra, avendo destinato di trattenervisi alcuni giorni, e mi abbracció dicendo - Oh quanto invidio la vostra, indifferenza, e la vostra superiorità di animo nelle umane traversie! -Io prosegul il viaggio per Delo, ove arrivai poco dopo, essen-