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Quantunque non possa questa Dea vedere gli oggetti nel loro genuino aspetto, sa bene discernerli in virtù del fuoco celeste che l’anima. Essa portasi or quà, or là in un momento per attivare, istruire, e sollecitare le minfe del suo seguito nelle occorrenti operasioni. Chi per mezzo dei ganci del suo rotone è tratto espressamente d’infra la folla del popolo, se ha la destrezza di afferrare il cerchio, e introdursi francamente nell’interno, ivi è della Dea ben accolto, ed accarezzato, ed è indi fatto scendere dolcemente a terra, con esser prima ricolmo di donativi, consistenti in gemine, e ricchezze, che ha ella stessa ad altri involate, e rapite, e che hanno inerente la virtù di fare acquistar onori, e dignità, fra gli altri uomini. Chi tratto dal rotone resta ivi attaccato stupefatto, e non sa profittare dell’occasione onde presentarsi alla Dea, che lo ha così a se chiamato, è da essa, col volger più rapidamente rotone lungi da quello rigettato. Così pure è alle volte impedito ad alcuno per gelosia l’introdursi nel rotone da coloro che trovanvisi am-