Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/191


189

tavia per mezzo di Stratonico, poichè prevedo dover ripassar fra poco nell’Etolia, per ultimare da me stesso un mio affare colà. Intanto procurate star sano, come di cuore vi desidero.

FRAMMENTO DI LETTERA

DI ETEROFILO.


... ; Teodetto, che mi ascoltava taċito, e pensoso, prese allora la parola, dicendo. — No, l’interesse non mi da pena, l’invidia non mi anima. E’ l’ingiustizia quella, che avendomi già altre volte colpito, mi ha ora esacerbato all’estremo. L’ingiustizia è per me il delitto più grave, che possa mai commettersi avanti a Dio. Io non posso quasi vedere chi è macchiato di sì rea colpa. Dio, che è la stessa giustizia, è troppo direttemente dall’ingiusto oltraggiato; egli è come contradetto con orgoglio.