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gl’ignoranti potenti, devon necessariamente soccombere. Per questo deve a cautela la sapienza stessa talvolta occultarsi, la ragione deve tacersi, la verità deve velarsi, devono i falsi principj esser col silenzio approvati, e fino le più ree, abominevoli azioni, con occulto ribrezzo applaudite.

Queste luttuose circostanze forman tutte certamente dei grandi, e sempre rinascenti ostacoli alla propagazione della scienza nella specie umana. Non vi sono che i saggi potenti, e ricchi, che siano in grado di favorire, e accelerare francamente, e con sicuro successo questa propagazione; essi hanno possente braccio di trar seco moltissimi seguaci, e di rintuzzar l’orgoglio degl’ignoranti maligni, che devono al loro cospetto divorare il proprio livore. La provvidenza, che senza dubbio favorisce la propagazione della sapienza, pare che al di d’oggi abbia permesso, che sian dalla sapienza preoccupati non pochi dei ricchi potenti, per conculcare un poco più l’ignoranza a benefizio della società; ma questo