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il di lui immoderato fervore, e fortificarlo con la prudenza, giacchè egli ha veramente poca pratica di mondo, debbon aver prodotto nel medesimo il bramato effetto; esse son giustissime, e degne di voi.

Così pure i vostri prognostici del trionfo dopo moltissimi secoli della sapienza sopra l'ignoranza non so disapprovarli, ma il troppo gran desiderio, che venghino a benefizio dei posteri ad avverarsi, mi fa temere, che ciò non sia per accadere. E' troppo radicata negli nomini in generale l'ignoranza, troppo son essi recalcitranti alla sapienza. L'esperienza, che ci è nota degli avanzamenti della scienza nei tempi scorsi, ci fa conoscere, che fatti essa in un epoca dei notabili progressi, in altra posteriormente fa dei passi retrogradi. Ben è vero, che anche retrocedendo non perde mai tuttociò che be acquistato, restandovi sempre nuovi germi, nuovi depositi, per farla risorgero un poco più vigorosa in appresso; ma questo vicende trattengon molte il di lei propizio andamento.