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tanto pericolosa libertà di trattare troppo confidenzialmente con chiunque, senza poter conoscere i sedotti, divenenti a vicenda seduttori.

Ora vi narrerò un fatto curioso concernente Sofronimo, per cui ebbi seco un lungo colloquio in Atene. Questi è quel giovine sacerdote, che vi feci conoscere quando noi fummo insieme alle feste di Apollo in Delo, che assistè con gli altri al magnifico sacrifizio, che fu fatto in quel Tempio, di cui mi diceste, che vi piaceva molto lo spirito, ed il tratto, per quanto parlassemo seco per pochi momenti. Egli è di fatti di un singolar talento, e di somma vivacità, che è velate però all’esterno da un aspetto dolce, e modesto, e da un grave portamento. Per questo egli è stato di recente prescelto per primo sacerdote di quel medesimo tempio, essendo morto quel vecchio sacerdote, che voi vedeste; e ciò non ostante qualche opposizione importa a cagione della di lui troppa giovinezza. Egli è ottimo per l’esercizio di quel sacro ministero, che