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io vi scriva a lungo, e frequentemente, e perciò vi rinnuovo ora la presente, siccome mi è dolce il trattenermi con voi, sperando che voi pure mi manderete delle lunghe lettere.

Sono stato tre giorni in Atene, e mi son parsi un momento, siccome circondato dai nostri amici, con i quali si è piacevolmente passato il tempo. Il giovine Aristippo fa gran progressi nelle scienze, e sembra che voglia a suo tempo avere, come Aristide suo padre, degno posto nell' Areopago.

Finalmente Liside ha sposato la vaga, saggia Leucippe. Voi v'immaginerete quanto mai si discorre in Atene di questo matrimonio, ineguale per le ricchezze, e l'illustre discendenza di Liside, mentre Leucippe è figlia di poveri, sebbene onesti genitori. Molti lo criticano, perchè poteva con adequato matrimonio accrescer molto la sua fortuna, ma la parte più sana degli Ateniesi lo encomiano, poichè Leucippe, giovine di placente aspetto, per quanto non molto bella, è rinomata per la somma abilità nei lavori femmi-