Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/159


157


seguirebbe immancabilmente, se le fossero all’istante approntati i mezzi, con l’analoga abilitazione degli organi del corpo.

Così un anima intelligente, passata da un corpo umano in quella di un bruto qualunque, non potrebbe far di meno di darsi a conoscere in una maniera, o in un altra ella s’industrierebbe talvolta di eseguire, compatibilmente con la forza degli organi del nuovo più imperfetto corpo, le funzioni, cui fosse questo destinato, con esattezza; ella preverrebbe sopra di ciò le disposizioni del padrone, cui dovesse servire, ne eviterebbe sovente i gastighi, e forse si abbandonerebbe talvolta ad una tristezza letale, nel trovarsi tanto malamente imprigionata, e così denigrata la sua nobiltà, la sua primitiva grandezza.

Ma se nel passaggio nell’animale ha perduto l’anima umana la cognizione, e per conseguenza la reminiscenza, bisogna allora dire, che non è più la stessa anima, essendo divenuta un anima di natura del tutto diversa. Non confondete le idee del vero con i so-