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essendo da riprovarsi l’abuso in ogni genere, dovrebbe prescriversi, per precetto salutare rigoroso, la temperanza.
In seguito caduto il discorso sopra il domma della trasmigrazione, convenue meco Teofilo, che questo non era stato stabilito da Pitagora, per quanto non volesse egli che si uccidessero gli animali, nė si facesse uso delle loro carni, eccettuate quelle alcune volte delle vittime, e che tal domma era stato introdotto da Timco di Locri, uno dei di lui seguaci, onde veniva ad esser meno valutabile; ma lo trovai nondimeno attaccatissimo a simil domma, nè per varie ragioni, che gli addussi in astratto, potei punto dissuaderlo.
Come potete, gli soggiunsi in ultimo, sostener questo domma, quando mi avete accordato poc’anzi, che l’anima umana è di natura certamente diversa da quella dei bruti? l’anima umana, trapassata in un animale qualunque, dite voi, non può agire come nel primiero suo ricettacolo, perché ne è impedita per la diversa, e più imper-