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trade, a dei popoli che ne sono i felici abitatori, che ho trovato molto istruiti, e giudiziosi; ma di ciò vi renderò inteso in voce quando avrò il contento di qui rivedervi, posto che avrete il piede in Ceo al vostro ritorno. Egli mi ha altresì detto, che avendo inteso dal suo genitore, che Pitagora aveva, dopo il suo primo viaggio in Italia narrato, di aver veduto in Etruria dei vasi di terra molto helli, e che fra gli altri ne venivano fabbricati, in un paèse lungo l’arno, alcuni per bevere il vino di una struttura, e vaghezza particolare, egli ha potuto ritrovar questo luogo, che è presso un piccolo monte vicino all’arno, sotto la Città di Fiesole mezza giornata, ma dalla parte opposta, ed ha ivi veduto alcune fabbriche di vasi di più sorte, cioè di quelli, che si fabbricano comunemente nell’Etruria in vari paesi, di maestose, e graziose forme, coperti di una terra bianca rilucente, con fiorami in colori bellissimi, di varie grandezze; di quelli più ordinari, e fragili di varie forme, ma in specie poi di quelli