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Da questo detto prese forse Ovidio il pensiero del suo Tempore felici multi numerantur amici. ec.
6. Chi è nato fortunato Non importa che sia avvocato.
7. Chi presta all’amico Lo cangia in nemico.
Qui bisogna però intendere degli amici volgari, o impropriamente detti, non mai dei veri, onesti, a virtuosi amici.
8. Non vi è uom, che nel suo petto Non asconda alcun difetto.
Da questo sembra che desumesse Orazio Il suo pensiero, saviamente ampliato, allorchè disse - Vitiis nemo sine nascitur, optimus ille qui minimis urgetur.
9. Chi conosce il suo vizio, e non lo svelle, Mostra di bestia avere anima, e pelle.
10. Raffrenare il desiderio E’ dover d’uom, che ha criterio.
11. Ogni azione franco ometta Chi dubbioso è se sia retta.
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