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reputandolo più stolto di essi; e da questo nacque l’altro opposto detto, che — Il povero dotto è asino —.

II. É nel duodecimo rappresentato un uomo di capo mezzo tondo, con mantello corto, e lacero, genuflesso con le mani alzate avanti una piccola ara, ov’è un Idoletto; e dietro ad esso vedesi un uomo di capo quadro, e mantello lungo, che gli posa un grosso pane a lato, in atto di ritirarsi occultamente.

Con ciò si vuol far conoscere, che l’uomo onesto, che ricorre nei suoi bisogni, alla divinità, ne è inaspettatamente soccorso; e che il saggio approva il doveroso contegno dell’uomo religioso, e lo benefica senza farsi conoscere, mostrando che deve farsi il bene senza vanità, ma per la pura soddisfazione che reca per se stessa una si degna operazione.

13. Nel tredicesimo vi è un bel cavallo, posto in mezzo a molti covoni di grano,