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Ciò indica, che abbondano talora i ricchi in cerimonie, ed encomj verso i dotti poveri, ed onesti, per cuoprire in tal guisa il cuor duro, che hanno per soccorrerli; e di qui trasse forse Giovenale il suo bel detto ― Probitas laudatur, et alget ―.

7. Altronde vedesi nel settimo un uomo di capo quadre, con mantello corto, avente una gamba fasciata molto grossa, che appoggiatosi ad un pilastro, col bastone a lato, in un orticello, ove scherzano vari figli, stà con le mani alte verso il cielo; e dietro ad esso evvi nel cielo un occhio in mezzo ad un piccolo cerchio tutto raggiante, ed in fondo ad un fascio del raggi vi è una mano, che sparge dei fiori, e frutti attorno a tal’uomo.

E’ chiaro che ciò significa, che il saggio, che nelle miserie, e tribolazioni volgesi a Dio, è sicuro di esser da Dio consolato, e favorito di doni celesti, e terrestri.

8. Nell’ottavo Boccale scorgesi un uomo di capo tondo, con una mano mascosta