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- ammirare le tinte vivaci dei volti naturali o i modi tizianeschi;
il facile girar dei panni o l’insieme di molte bellezze che informano il dipinto, tutto proprio della prinla maniera di questo maraviglioso pittore. Due altre pale dipinse qui allora lo stesso Palma, d’ordine del Madruzzo, che le fé’ porre nella chiesa dell’Inviolata fatta da lui fabbricare in Riva di Trento; ed una terza che fregia ancora al presente )a cappella Madruzzo nel prossimo Calavino, Anche Paolo Farinaio, veronese, dipinse varie cose in Castello, le più delle quali erano in tela, e alcune furono distrutte da rapaci impiegati, altre guastate da soldati nelle guerre dei nostri giorni. Rimase tuttavia di lui nel Castello quella bella Nostra Donna col suo figlio in collo, dipinta a fresco nel soffitto dell’avvolto sopra una porta interna; ed altri assai belli affreschi veggonsi di lui nella cappella di Negrano, villa della nobile famiglia dei Cazzuffi, dov’egli notò anche il suo nome. Di questo insigne dipintore sono simdmcnle quei quadri soffitti, che ci rimasero nella cappella di San Sisinio nel palazzo già Galasso; e nel tempio di Santa Maria Maggiore una pala, che fregia l’altare della suddetta famiglia dei Cazzuffi. Da una lettera poi del Vergerio all’Aretino, dell’anno 1534, sembra potersi raccogliere che il Sansovino stesso venisse a Trento in quel torno di tempo, chiamato dal nostro Cardinale Bernardo Closio. E nel Tcmanza, clic citò la vita del Palladio scritta da Giuseppe Gualdo, e nelle opere del Milizia, e nelle dissertazioni Vossianc di Apostolo Zeno si legge, che anDigìtized by Google