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AVVERTIMENTO.

La biografia degli uomini insigni, rispetto alla storia universale, ha questa prerogativa, che è più evidente, più poetica, più concreta; perchè ci mostra individualmente incarnate e personificate le varie potenze che muovono e dirigono il tempo.

L’arte non è fatta per solo diletto. Se da un lato rallegra l’anima nostra colla riproduzione fedele ed armonica della natura, sia fisica, sia morale, e circonda e ricrea la nostra esistenza di amabili sensazioni, di oggetti comodi ed eleganti; accresce dall’altro le fonti della conservazione degli stati, eccita e svolge le facoltà inventive, educa l’uomo alle idee grandi e gentili, esercita insomma una diretta e salutare influenza sulla nostra coltura e felicità. Il fine ultimo dell’arte, la bellezza nell’idea e nella forma, non è in sostanza che la suprema espressione del vero, fine ultimo della scienza.

Perciò ho creduto di non poter aprire più degnamente la serie delle pubblicazioni, onde si verrà componendo la Biblioteca Storica Trentina, che colla Vita dello scultore Alessandro Vittoria, onore e lume del suo paese, in un secolo, nel quale l’Italia teneva anche nelle arti il primato.

Di lui con lode e riverenza parlarono i più valenti scrittori di belle arti, dal Vasari al Selvatico; di lui stesero la vita, fra quelle dei più celebri pittori, scultori e architetti, il Ridolfi e il Temanza, peritissimi