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— 20 — eccellentissimo, ma non da paragonarsi al Vittoria, Nel 1501, operando di stucchi in casa del patrizio Gianfrancesco Prudi., ebbe a collaboratori Marcantonio Palladio e Giovanni Madras francese. Di tali deferenze, cosi poco frequenti negli artisti di vaglia, vedremo dal Vittoria dati esempi ben maggiori in appresso. Mentre le cose sue prosperavano, avvenne improvvisamente che la sua domestica felicità fosse in modo crudele turbata dalla perdita della moglie ch’egli amava teneramente. Quel giorno funesto egli segnava nel libro delle sue Memorie con parole che attestano il più sentito dolore. Riavutosi a poco a poco dall’abbattimento, ripigliò gli interrotti lavori; e in quel torno di tempo, ad istanza di Gianjacopo proto a San Cassiano, operò una bellissima lesta di marmo da collocarsi sulla porla del palazzo Uspcr a Sant’Eustachio sul canal grande. E poiché il Sansovino e Tiziano Vecchio, intimi amici o quasi secondi padri, onde alleviare l’afflizione dell’animo suo, venivano a lui sovente, così, còlla quell’occasione di rilrarno in sua niente i volti, foco i loro busti in plastica; ma si destramente che nessuno di loro se ne accorse. E fu grande.festa, quando, ragunati alcuni amici, c sopraggiunti il Sansovino c il Vecchio, il nostro Alessandro scoprì all’improvviso quei due lavori ai loro archetipi somigliantissimi, e condotti con estrema dilicatezza. In questa circostanza ci sembra degno di esser notalo, come al busto, che è l’effigie di Jacopo Sansovino, pose il suo nome; c non così a quello che rappresenta il Vecchio; avvegnaché questo, particola rDigitized by Google