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lascio un momento, che lo difenderei a costo della vita, che lo tengo allegro. Sulla linea del fuoco ci siamo andati perchè ci hanno mandato, e non perchè l’abbiamo chiesto.

Saluta l’Elena e ringraziala tanto della lettera che m’ha scritto. Le risponderò presto direttamente, appena mi sarà possibile.

Pregate molto, che è la cosa più importante del mondo. Io qua, grazie al Cielo, faccio bene il mio dovere, e non trascuro nulla. Mi comunico spesso, e sento la messa spessissimo. Anche Giorgio e gli attendenti fanno altrettanto. Il nostro cappellano è un caro giovane, don Ezio Barbieri. La messa al campo è commoventissima. Qualche volta te la descriverò.

Ti stringo a me con tutta la mia forza, e ti copro il viso di baci. Tuo

Giosuè.


(29)

23 Settembre 1915.

Mamma cara,

ricomincia la solita storia. Son tre giorni che non ricevo nulla di tuo. Fortunatamente