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negli altri punti del fronte si combatte e si muore. Non faccio che passeggiare, leggere, mangiare, cantare, scherzare e dormire. Giornate piene di sole, notti stellate e magnifiche, la vita del campo piena d’animazione e di gaiezza, i nostri attendenti, pieni di premure, che ci offrono frutta eccellenti e fiori, e ogni giorno hanno una trovata ingegnosa per abbellire e rendere più comoda la nostra capanna. I cannoneggiamenti sembrano feste pirotecniche lontane, abbiamo spettacoli d’aviazione e gare a tutte le ore, un po’ di tiro a bersaglio, di notte raggi e riflettori. E questa è la guerra?

Andasti da Beltrami a prendere il libro di Pascal per il padre Cantini?

A proposito: ma che panzane racconta il giornale sul conto mio? La signora Querci ha mandato stamane a Giorgio un telegramma tutto spaventato. Purtroppo in questa amena villeggiatura non c’è modo di far l’eroe temerario, neppure volendo. Un bacio infinito.

Giosuè