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saluta tutti, specialmente l’Annetta, la Marina, l’Elena, la sarta, p. Biagio, p. Eletto, la Madre, Vamba, Campana e Annetta, il mio Guido, la signorina Mazzinghi. A te un bacio più fragoroso di un colpo da 305.

Giosuè


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16 Settembre 1915.


Cara mamma,

ho ricevuto ieri la tua lettera del 12, che è stata per me un’immensa consolazione. La tua seconda si deve essere smarrita, perchè ne ho ricevute due sole. Grazie di tutto quel che mi dici, e che è per me la prova più fulgida che tu ed io abbiamo un’anima sola. La sola grazia che chiedo al Cielo è di saperti sempre così, forte, serena e tranquilla.

T’invidio le prediche del Magri. Chissà che magnificenza! A proposito di prediche, ieri feci un discorso alle compagnie schierate e armate, e d’ora innanzi tutti i giorni farò altrettanto, d’ordine del Comando. Bravi ragazzi! Mi stanno lì un’ora, attenti e impalati, senza batter ci-