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13 Settembre 1915.


Cara mamma,

domani ritorno al campo, perchè abbiamo il cambio con le altre compagnie. Dentro oggi spero d’avere il tempo di scriverti una lunga lettera. Di qua vado via mal volentieri, perchè è molto divertente avere gli Austriaci a due passi. Avevo anche una magnifica baracca, piena d’ogni ben di Dio. Qui ho libri, giornali, pranzi succolenti, dolciumi d’ogni sorta, sigarette e sigari e liquori da buttar via, perchè non fumo e non bevo. Chi si sarebbe mai immaginato che la guerra fosse una simile cuccagna? La sola cosa che mi manca è la posta. Lo crederesti? Ancora non ho ricevuto nulla di nulla, salvo un gran numero di lettere e cartoline insignificanti. Ma spero di ricevere molta roba tutta insieme, come accade spesso con questo servizio bislacco.

Abbracci e baci interminabili.

Giosuè