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sapere il mio indirizzo esatto, ormai da una settimana. T’ho sempre scritto con la massima puntualità ogni giorno, ed ho scritto solamente a te, perchè non m’importa di nessun altro al mondo. Dunque scrivi, scrivi, magari un rigo al giorno; mi basta. Speriamo che venga oggi qualcosa, perchè comincio a sbuffare.

Sto benissimo, tutto va bene.

Abbiti centomila baci.

Giosuè


(15)


11 Settembre 1915.**


Cara mamma,

anche ieri niente. Comincio a rassegnarmi, pensando che forse la colpa è della posta di guerra. Ti scrivo in gran fretta, perchè oggi sono occupatissimo. Qui si fanno tutti i mestieri, persino i boscaioli, i legnaioli, i carpentieri. In questo lato del fronte comincia un periodo di vivace attività.

A proposito, vorrei sapere se la signora * * * ricevette un mio lungo telegramma di condoglianza, il giorno 4.