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Signore m’ha ascoltato, e che adesso ho di là un’anima pronta a intercedere e perorare per me con tutte le sue lacrime riconoscenti, la migliore delle raccomandazioni.

Quassù farò dire una messa in suffragio di quella povera anima dolente, che ha tanto sofferto, che è degna di tanta pietà e di tanto amore. Ah, l’amore è tutto, mamma mia, l’amore è tutto; lo vedo sempre più chiaro, più di quel che non possa esprimere. A che serve l’odio, il risentimento, la vendetta? Vedi bene chi è che castiga. Serbare del rancore verso una povera creatura, a cui il Cielo non permette neppure di godere del male fatto, e che spenge così in un attimo, quando vuole, ma non ti sembra la cosa più assurda e più bassa del mondo? Credimi, non saremo mai abbastanza indulgenti, amorevoli, benigni verso i nostri simili; credimi, non li perdoneremo mai abbastanza. Il male che ci fanno sarà una ragione di più per amarli con ardore raddoppiato, perchè quel male lo hanno fatto a sè stessi, e son diventati sempre più miseri e deboli, sempre più degni d’esser sostenuti dal nostro aiuto fraterno. E poi siamo indulgenti