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Domani ti descriverò minutamente tutto. Per adesso ti mando tutti, tutti i miei baci. Giorgio sta bene e saluta. Rammentami con affetto alla signora Querci, alla signorina Nella. Saluta Annetta, Marina, Elena, padre Guido, padre Biagio, la madre, le suore, tutti. Scrivi a Gino che son felice, che l’abbraccio, che la guerra è bella. Ancora un bacio a te, mamma mia. Tuo

Giosuè.


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4 Settembre 1915.

Cara mamma,

ieri ho letto in un giornale, la notizia della morte del povero * * * e non puoi credere quanto ne sia rimasto esterrefatto. Sventurato! Che orribile sorte, morire cosi,dopo aver tanto sofferto. E la moglie, e i figli! A quanta gente dovrebbe aprir gli occhi una morte simile! Bisogna che preghiamo molto per lui. Ho supplicato tanto il Signore che lo salvasse e lo prendesse con sé, e per ottener questo sarei stato pronto a fare qualunque sacrificio. Un presentimento mi dice che il