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una scampagnata, attraversando un’ampia zona di combattimento, quasi senza accorgercene, poiché non ti puoi figurare quanto la guerra moderna sia differente dall’idea che ce ne facciamo di lontano. La guerra non si vede quasi. Se non ci fosse il rombo delle artiglierie, della guerra non apparirebbe nessun indizio preciso. Per vedere una cosa bisogna esserci a due passi.

Domani ti descriverò minutamente il mio viaggetto per arrivare quassù. Per oggi ti dirò che sto benone e mi sono accomodato come un principe. Ho due attendenti che sono due eroi, Carmine Possidenti e Nicola Gaspari, che hanno preso parte a una delle più terribili battaglie della guerra, tutti e due buoni, intelligenti, religiosi. Hanno per me cure minuziose e amorose incredibili. Sono alloggiato in una capanna dove non manca nulla, né fornello, né lavamano, né scrivania. C’è un altare con la Madonna, il Bambino e S. Giuseppe, con dietro una cassetta armonica e dinanzi fiori sempre freschi. Alla mensa si fanno dei veri festini, con frutta, dolci, caffè, liquori. Un lusso inaudito.