Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/208

192


(118)

Al fratello Gino

23 Ottobre 1915.

Gino carissimo,

sono in piena azione da tre giorni, ma per ora va tutto bene. Ti scrivo da una trincea avanzata, dove sono cadute parecchie granate, ma senza risultato. Abbiamo avuti parecchi feriti. Le artiglierie austriache fanno compassione, mentre le nostre sono maravigliose. Se tu vedessi gl’incendi, le trincee nemiche sconvolte!

Aspettiamo l’ordine per avanzare ancora. Se posso, ti scriverò ancora ogni giorno, ma in ogni modo stai tranquillo. Oggi ho ricevuto una lettera di mamma, che mi informa che tu fra giorni sarai aspirante. Benone. Viva l’Italia! Il tuo reggimento di Spezia è qui vicino a noi. Se tu sapessi come è buffa la vita di trincea! Dopo l’avanzata, se me la cavo, avrò