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Le stia a fianco, l’assista, l’aiuti a sopportare il colpo che il destino può riserbarle. Le rammenti che il Signore sa quel che fa, che ogni suo decreto è divinamente buono e misericordioso. Egli poi saprà ricompensarla degnamente della sua opera pietosa.

A lei che dire? Io non posso che augurarle pace. Ami, creda, speri, preghi, e avrà la pace. Tutta la saggezza umana è in questo. Ali ’infuori di questo tutto è vano, inutile ed effimero. Si ricordi queste parole, che le scrivo in un momento molto solenne per me, forse sul limitare dell’ignoto, quando l’anima è più chiaroveggente. Mi ricordi a sua madre, a suo padre, alla sua sorellina, a suo marito. Dia per me un bacio al suo bambino, e lo educhi sempre all’amore del bene, della giustizia e della libertà. Ne faccia un buon cittadino di questa adorata e bella Italia, di questa gloriosa Italia, per la quale è altrettanto bello vivere e morire.

A lei, Anna, tutte le mie benedizioni.

Giosuè