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altro degl’infiniti obblighi che ho contratto con te senza speranza di sdebitarmi, ma o qui lassù non mi scorderò mai che alla tua amicizia preziosa debbo molte delle più alte gioie della mia vita. Un tenero abbraccio.

Giosuè

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A Massimo Bontempelli - Milano.

19 Ottobre 1915.

Mio caro Massimo,

tra poche ore andiamo all’attacco, e io sono in prima linea, al comando del secondo plotone. Sono sereno e tranquillissimo, e spero di riuscire a compiere tutto il mio dovere, fino all’ultimo. Quante cose avrei da dirti! Mi pare di non averti mai espresso abbastanza l’affetto, l’ammirazione, la riconoscenza che ho sempre nutrito per te. A rivederci; ma se accadrà qualcosa, ti raccomando mia madre. Ti incarico di ricordarmi agli amici, ai Dà, a Gius., a Fernando, a Chiesa, al divino Emilio,