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col proposito incrollabile di fare tutto il mio dovere, fino all’ultimo. Anche spiritualmente sono pronto a tutto, e la morte, anche se mi sorprendesse, non mi troverebbe impreparato, per grazia del Signore, sempre e troppo buono e indulgente con me. Ho disposto che, nel caso, tu sia il primo ad averne notizia, cosicchè sarebbe affidato al tuo cuore e al tuo tatto l’incarico penoso d’annunziarlo a mia madre. E un compito difficile, e appunto per questo io credo che nessuno saprebbe assolverlo meglio di te. Ti raccomando quella donna veramente grande, sublime, un’anima delle più alte che il Cielo abbia creato e attende nella sua gloria. Assistila, confortala, sostienla, ecco quanto chiedo alla tua amicizia, mio caro Guido.

A te, che dire? Quello che ti debbo è troppo, perchè al tuo incontro debbo più che la vita. Mi spaventerebbe l’ingenza del debito di gratitudine contratta con te, se non sapessi che la ricompensa che dovrai averne è affidata in buone mani. Ti raccomando all’onnipotenza del nostro caro e dolce comune Signore e Padre. Che Dio ti benedica sempre, e