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non iscorgo in me la minima traccia di turbamento, mi sento sereno e tranquillo, fermamente deliberato di fare il mio dovere, fino all’ultimo, da forte e buon soldato. L’azione promette di riuscire bella, impetuosa e vittoriosa, preparata da ieri in modo formidabile dalle nostre magnifiche artiglierie. Tutti siamo pieni d’ardore, di fiducia e d’entusiasmo, tutti, fino all’ultimo soldato. Se è scritto in Cielo che io debba dare la mia vita, sono abbastanza ben preparato al gran viaggio per accogliere la morte con serenità, e non c’è pena o sacrificio che mi sia ripagato ad usura dalla gioia d’aver dato il mio braccio alla patria. Se tornerò, appena ritrovata un po’ di calma, le prometto che le scriverò a lungo, perchè ho proprio un’infinità di cose da raccontarle.

Debbo lasciarla. La mia compagnia si sta ordinando per la marcia d’avvicinamento, e debbo fare l’appello del mio plotone, un plotone esemplare, che mi seguirebbe anche all’inferno, se avessi voglia d’andarci. Si abbia un mio caldo saluto, il cui affetto profondo le è dimostrato dal fatto che è l’ultimo saluto che mando dal mondo, prima di andare alle-