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rola per la Fede. E son certo che anche in quelle battaglie avrò in te il commilitone più esemplare. Ho potuto già ammirare abbastanza il tuo profondo senso del dovere e della probità, tutte le belle virtù di cuore che tu sai così ben nascondere sotto la tua semplice e laconica modestia. Abbimi per compagno ed amico, e cercherò di valerti. La nostra amicizia fraterna non potrebbe essere più saldamente cementata. Comunque abbia disposto di me la sorte, ricordati, Gino mio, che poche persone al mondo ti avranno apprezzato ed amato come il tuo

Giosuè.

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A Umberto Fioravanti - Livorno.

19 Ottobre 1915.

Caro Fiore,

ieri siamo finalmente tornati in prima linea, dopo una magnifica marcia, e stasera attacchiamo il nemico in un punto molto importante. Io sarò in prima linea, al comando di