e d’essere un buon esempio per i miei soldati.
Spero che il Signore mi aiuti, che i
miei cari morti di lassù mi proteggano e veglino
su di me, che le preghiere di mia madre
mi giovino. Se sono certo della nostra vittoria
e anche dell’immancabile trionfo delle nostre
armi, non sono però altrettanto certo che vedrò
di quaggiù tutte queste belle cose, anzi il mio
presentimento mi dice che, movendo all’assalto,
vado incontro alla mia liberazione. Non se
perchè, ma quasi lo giurerei. Sono molto ben
preparato al gran viaggio, sono quasi in pari
con me stesso e col mondo, e ho tutto disposto
nel modo migliore. Il momento dunque è
buono per me. Mi sembra difficile che trovi in
avvenire un momento e un’occasione più propizia.
Ti giuro dinanzi a Dio — e non sono
queste le ore in cui si può essere spergiuri —
che non farò nulla per affrettare il destino.
Grazie al Cielo non sono un fanfarone, nè un
temerario esaltato, nè un maniaco. Credo che
la prudenza sia, dopo il coraggio e lo sprezzo
del pericolo, il primo dovere d’un buon soldato.
Non commetterò dunque imprudenze nè
pazzie, cercherò d’essere calmo, freddo e pa-