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maggiore, che ogni giorno alla mensa mi chiede di te con affetto e comincia a maravigliarsi del tuo silenzio. «E il Quercino? E il Quercino?» Comincio a seccarmi di sentirmelo ripetere mattina e sera. Ad onta dei nostri guai, sto benone, e ho altissimo il morale. Domani finalmente avremo la famosa consegna della bandiera. Gaspari ti saluta. Gaforelli non ti saluta, perchè si vergogna d’essersi dimenticato in tasca i tuoi guanti. Perdonalo. In un accesso di disperazione voleva uccidersi, bevendo un sorso di quest’acqua. Il tempo s’è rimesso al bello. Nella solitudine stiamo benissimo, dillo anche al Brusa, e facciamo un gran consumo di limoni. La nostra vita è una perpetua limonata, con contorni di grandi falò.

Spero d’avere oggi tue nuove. Saluta Prezzolini, P... Brigidi e Belimbau, ai quali respingo sempre la posta fermo in medesima. Un bacio.

Giosuè