Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
139 |
lettera lunga e particolareggiata, che potrebbe essere riportata sul giornale o in tutto o in parte come lettera dal campo.
Avrei molte altre cose da dirle, ma il tempo stringe. Di lassù mi rammenterò a lei. Frattanto saluti caramente la sua Signora, tutti gli amici di Livorno, e per sè si abbia una mia calda stretta di mano.
Suo per sempre
Giosuè.
(81)
Alla Signora Antonietta Pagliani - Roma.
Firenze, 30 Agosto 1915.
- Gentile amica,
è veramente troppo, e mi vergogno come un ladro della mia negligenza verso di lei, così Buona con me. Che avrà pensato di me? del mio silenzio? Davvero sono imperdonabile. E sono imperdonabile soprattutto perchè nessun dono poteva tornarmi più gradito e benefico di quel maraviglioso volume del Gratry. Certo