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mi giorni sono stati per me affollatissimi. Tra le altre ho dovuto vestire, armare ed equipaggiare per la guerra ben tre compagnie di richiamati.

Come dirle, Eminenza, la mia gratitudine? Le sue parole, anche dando una gran parte alla sua troppa indulgenza, basterebbero ancora a far insuperbire ben altri che me. Il Signore la rimeriti del conforto e del coraggio che m’infonde.

Spero, con l’aiuto di Dio e della Madonna, d’andare a combattere come un buon italiano, un buon soldato e soprattutto come un buon cristiano. Se tornerò, voglio che tutta la mia vita sia consacrata alla gloria e alla grandezza della Chiesa, la Madre da cui, lo sento, il mondo folle, perverso, sanguinoso e triste, avrà la sua salvezza.

Vorrei dirle tante cose, Eminenza. Ne ho il cuore ricolmo. Ma sta per sonare l’ora della partenza. Dal fronte mi permetterò di ricordarmi ancora alla Sua bontà paterna, perchè si degni di elevare per me al Cielo una preghiera. Per me il ricordo di Lei, della sua generosità così affabile e cordiale, del suo