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mo intrapresa per abbatterla per sempre e senza pietà.

Sinora tutto va bene. I nostri soldati si portano sempre meravigliosamente, e potrei raccontarti, se avessi il tempo, mille episodi stupendi. Abbracci infiniti.

Giosuè


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10 Novembre 1915.


Mamma adorata,

i nostri soldati, tanto per passare il tempo, si divertono a raccogliere il materiale di guerra abbandonato dagli Austriaci nella loro fuga precipitosa: zappette, caricatori, facili, baionette. Ripuliscono i fucili, che non sono neppure in buono stato, e poi tirano sui nemici con quelli, perchè sembra loro supremamente simpatico di spedirli all’altro mondo con le loro stesse armi. Ho un mio soldato che si chiama Fiaschi, il quale se la gira tutto superbo di casa in casa, con un bel moschettone austriaco in pugno, e, appena trova un punto propizio, piglia di mira le vedette appostate, non appena queste hanno l’imprudenza di cac-