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Saluta caramente tutti gli amici che mi ricordano. Scrivimi presto qualcosa di Gino. A rivederci presto. Baci.

Giosuè


(78)


9 Novembre 1915.


Mamma mia cara,

ieri ci siamo incaricati di seppellire alla meglio tutti i morti che abbiamo trovato, così italiani come austriaci. Ma a quelli che son rimasti tra noi e i nemici non è stato possibile fare altrettanto, perchè quei furfanti non ci permettono neppure di compiere questa triste opera di misericordia. Dinanzi a me, a pochi passi, c’è anche il cadavere d’un ufficiale austriaco, ma è inutile tentare d’avvicinarci. I nemici sono appostati lì a qualche metro di distanza, e non potremmo fare un passo senza esser presi a fucilate. Credi, mamma, che combattiamo contro la razzaccia più iniqua e barbara del mondo, e nessuna guerra potrebbe essere più santa di quella che abbia-