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titudine a Padre Betti e alle suore, e abbiti per te tutti i miei baci più ardenti.

Giosuè.


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3 Novembre 1915.


Cara mamma,

ti scrivo in fretta, perchè tra un’ora la nostra compagnia va a dare il cambio a un’altra in un posto avanzato. Sta’ tranquilla, perchè non è un’impresa punto pericolosa. Ho ricevuto la tua lettera e quella bellissima del nostro bravo Gino. Gli ho scritto che può contare sui denari che chiede, perchè tra pochi giorni spero di poterti spedire un vaglia di trecento lire poco meno. Non ho altro d’importante da dirti. La nostra azione procede bene, e specialmente due dei nostri battaglioni, ieri, sulla nostra destra si sono coperti di gloria. Non ho tempo di raccontarti maggiori particolari. Ringrazia l’Elena della rivista che m’ha spedito. Saluta tutti con affetto, e abbiti un gran bacio dal tuo

Giosuè.