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gioli tutelari. Di Giorgio non so nulla, e non so neppure dov’è. Aveva una leggera gastroenterite, che gli ha risparmiato le fatiche dell’avanzata, ecco tutto. Baci.

Giosuè.


(68)


30 ottobre 1915.


Mamma cara,

siamo in ozio da due giorni, mentre continua il duello delle artiglierie, e intanto meniamo la vita più seccante del mondo, quella delle trincee. Non ho dunque nulla d’interessante da raccontarti, se non che ho ricevuto la tua del 24. Ringrazia per me di tutto cuore le buone suore e le care bambine di Centostelle, le cui preghiere, insieme con le tue, mi hanno così ben protetto finora. Sappimi dire se ricevi tutte le mie cartoline, tra cui quelle destinate al giornale. Di Giorgio continuo a non saper nulla di nulla. Nella tua lettera d’ieri ti dimenticasti di metter la benedizione che dicevi di accludermi. Qui non posso neppure sentir la messa, ma questo non